martedì 6 maggio 2008

Anni 80

Anni 80

In questi anni la Renault inaugura l’era del turbo e la Ferrari li segue. Il 12 cilindri aspirato ha raggiunto la fine del suo ciclo di sviluppo e viene rimpiazzato dal nuovo 1500 V6 turbo. Come sempre il motore diventa il punto forte della vettura a scapito del telaio e dell’aerodinamica sviluppati ancora in maniera antiquata. La brillante guida di Gilles Villeneuve porta ancora molte vittorie alla Ferrari nel 1981 ma è evidente che il telaio deve essere completamente ridisegnato per poter competere per il titolo del mondo. A metà stagione entra nel team Harvey Postlewaite il cui scopo è quello di costruire un telaio innovativo per la stagione successiva. Postlewaite vorrebbe costruire un telaio di fibra di carbonio ma è costretto a ripiegare su altri materiali a causa dell’inesperienza della Ferrari nella lavorazione di queste nuove leghe. Anche se con un telaio non del tutto decente, le aspettative per il 1982 sono alte ma si conclude tutto in tragedia con la morte del pilota di punta, il grande Villeneuve, e il durissimo incidente che costringe il secondo pilota Didier Pironi, ad abbandonare il mondo della Formula 1. Con il ritiro del suo ultimo campione del mondo, Jody Scheckter, Ferrari non ha piloti di punta da far salire sulle proprie vetture e passeranno anni prima che ne trovino uno. In questo ventennio gli unici anni degni di nota sono il 1982 e 83 quando la scuderia conquista il titolo costruttori.

Enzo Ferrari non riuscirà più a vedere la sua squadra campione del mondo; muore infatti nel 1988 all’età di 90 anni. La scuderia continua comunque nell’intento anche grazie a due grandi nomi, Alain Prost e Nigel Mansell.

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